TY - JOUR AU - Małgorzata Wrześniak AU - Małgorzata Biniecka-Popoli PY - 2020/08/18 Y2 - 2024/03/29 TI - Valorizzazione del patrimonio culturale: il bisso JF - Kwartalnik Naukowy Fides et Ratio JA - FetR VL - 42 IS - 2 SE - DO - 10.34766/fetr.v42i2.285 UR - https://fidesetratio.com.pl/ojs/index.php/FetR/article/view/290 AB - Pinna nobis, un molusco bivalve che potrebbe arrivare anche ad 1 m d’altezza produce la bava che indurisce al contatto con l’acqua e che serve per attaccarsi agli scogli del fondo marino. Dai tempi remoti, la fibra del bisso estratta ed elaborata veniva utilizzata grazie ai suoi poteri terapeutici nella medicina, ma soprattutto per produrre tessuti di altissimo pregio. Le antiche produzioni del bisso erano localizzate tra il Mediterraneo e Medio Oriente. La fibra ritenuta sacra si usava per tessere vesti regali, ornamenti, paramenti sacri, etc. Le testimonianze scritte sono diverse, tra cui la Bibbia. Oggi, l’unica persona in grado di elaborare e tessere il bisso rimane il Maestro Chiara Vigo. La valorizzazione della fibra, la sua elaborazione ed infine, tessitura può restare viva, per non dimenticare un’arte antica, tramite una adeguata tutela, da parte delle Autorità, dell’ultimo Maestro Chiara Vigo che tramanda alle future generazioni l’insegnamento di una millenaria arte relativa alla storia e lavorazione del bisso; anche tramite i musei, quali:  Museo di Merceologia dell’Università Sapienza di Roma, Museo del Vaticano, Museum der Kulturen di Basilea, Museo Louvre di Parigi,  Museo di Farmacia di Varsavia, Museo dell’Università Kardynal Stefan Wyszynski di Varsavia, ed altri, che sono in possesso di questo prezioso materiale, avviene valorizzazione del patrimonio culturale. Inoltre, lo sviluppo scientifico e la conoscenza di struttura e proprietà della fibra di bisso permettono la produzione dei materiali utilizzati nel settore medicinale.  ER -